La “Santa” idea di impero nel XVI secolo. Andrej Kurbskij e la dottrina di Mosca terza Roma
Résumé
La letteratura antico-russa colpisce per la forte coesione delle sue produzioni e della sua visione del mondo, dall’epoca di Kiev fino a quella del raggruppamento delle terre russe sotto l’egida di Mosca. Tuttavia, il XVI secolo è segnato dalla comparsa di nuove idee, la cui parentela può essere stabilita in maniera abbastanza precisa. Verso il 1540, il monaco Filofej di Pskov afferma che Mosca è la Terza - e ultima - Roma. All’incirca nello stesso periodo, il segretario Ivan Peresvetov promette l’avvento di un sovrano “terribile e saggio” che farà regnare la giustizia. Tra il 1573 e il 1578, infine, il principe Andrej Kurbskij conia l’espressione “santa terra russa”. Gli studi di A. V. Solov’ëv e di M. Černiavskij hanno mostrato, tuttavia che la santa Russia non è uscita armata dalla testa di Kurbskij. Proveremo a ripercorrere la sua genesi nella tradizione libresca e a reperire eventuali tracce nell’iconografia. Vedremo in seguito qual è l’apporto personale di Kurbskij. Infine, cercheremo di comprendere come la Santa Russia lasci la sfera dei letterati per circa due secoli prima di essere riscoperta dai pensatori slavofili