Differencity: postcolonialismo e costruzione delle identità urbane
Résumé
Definire la città postcoloniale, però, presenta non poche difficoltà. Se abbracciamo l’interpretazione secondo cui il termine ‘postcoloniale’ descrive una cornice concettuale piuttosto che prescrivere specifici oggetti di analisi, possiamo considerare in questi termini sia città al centro di imperi che aree urbane di nazioni che non hanno mai messo in pratica azioni di indipendenza.1 Ma se la città postcoloniale non fosse solo quella protagonista diretta o indiretta del fenomeno coloniale? Le città che non sono state teatro di scontri o incontri tra ex-colonizzatori ed ex-colonizzati, quelle che non appartengono agli ex-imperi, quelle in cui apparentemente il retaggio coloniale non è diretto, possono essere definite ‘postcoloniali’? Se provassimo ad allargare la prospettiva, a cercare nuovi significati dietro quello immediato legato ad una periodizzazione, ovvero se il ‘post’ non offrisse semplicemente una connotazione temporale, allora potremmo allargare l’attenzione su altri spazi urbani, forse altrettanto interessanti. Come suggeriscono alcuni2, la vera transizione dal coloniale al postcoloniale è più una questione di identità e che non di sovranità nazionale. In tal senso quindi, non limitando in maniera rigida il significato di ‘postcoloniale’ ma considerandolo come una ‘prospettiva’ che offre particolari strumenti interpretativi, potremmo contribuire ad indagare quelle dinamiche di ibridità che coinvolgono le città contemporanee, interessate dalla complessità del fenomeno migratorio e dalle dinamiche culturali che ne conseguono.
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Géographie
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4. La città postcoloniale - Rachele Borghi, Monica Camuffo DEF.pdf (387.23 Ko)
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Origine : Fichiers produits par l'(les) auteur(s)