Processi cognitivi nell'analisi delle classi verbali dell'italiano: un approccio sperimentale
Résumé
L'analisi della flessione, soprattutto verbale, nelle lingue romanze ha ricevuto un notevole impulso negli ultimi anni, in particolare dall'apporto alla ricerca in linguistica teorica di discipline come la psicolinguistica o le scienze cognitive. In questo articolo intendiamo riesaminare la ripartizione dei verbi italiani in classi, e osservare come la teoria morfologica e l'analisi sperimentale possano dare risultati convergenti e contribuire a mettere in luce i processi mentali che costituiscono la base della competenza morfologica dei parlanti (cf. Pirrelli 2007a; 2007b e, per un'illustrazione, Bonami et al. 2008). Nella prima parte, proporremo uno stato dell'arte della ricerca in morfologia flessiva, in particolare nell'ambito del modello "Parole e paradigmi", e suggeriremo una proposta di modellazione del sistema verbale dell'italiano. In particolar modo, ci soffermeremo sul concetto di regolarità, ossia sui criteri che servono a classificare i verbi, e in generale i lessemi, in regolari e irregolari. Nella seconda parte, renderemo conto dei risultati di una ricerca psicolinguistica, i cui risultati confermano, in maniera abbastanza prevedibile, l'esistenza di una macroclasse in italiano (quella dei verbi in -are). Per le altre classi, invece, la situazione è più complessa: anche i modelli di coniugazione generalmente considerati non regolari o semiregolari (ad esempio i verbi ad infinito in -ere atono) costituiscono poli di attrazione importanti nell'organizzazione delle forme flesse dell'italiano e sono facilmente estesi da parte dei locutori.
Domaines
Psychologie
Origine : Fichiers produits par l'(les) auteur(s)
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