Fiction, Science, Journalism: Hybrid Narrative Paths for Our Challenging Present
Résumé
In this article I will explore the hypothesis that hybrid narrative forms (consisting of journalism, fiction and scientific knowledge) can be more effective in the task of narrating the present of the so-called Anthropocene, marked by the climate crisis and the consequences of neoliberal politics. As a first and fundamental step, I underline the need for a critical work on the language that dominates our societies, through the analysis of Personne ne sort les fusils by Sandra Lucbert. I then briefly consider the role that scientific information and its popularization can play in the hybridization of narrative forms, taking as an example the short story by Ted Chiang “The Evolution of Human Science”. I conclude by analysing Storie della grande estinzione by the Italian collective author TINA, which, with its coexisting different forms of fiction, essay, popular science and critical theory, is not only a clear example of this hybridization but also provides an important mythopoetic dimension based on these same forms.
In questo articolo indagherò l’ipotesi secondo cui forme narrative ibride (basate su giornalismo, fiction e conoscenza scientifica) possono essere più efficaci nel narrare il presente del cosiddetto Antropocene, segnato dalla crisi climatica e dalla conseguenze delle politiche neoliberali. Come primo e fondamentale punto, sottolineerò la necessità di un lavoro critico sul linguaggio predominante all'interno nelle nostre società attraverso l’analisi di Personne ne sort les fusils di Sandra Lucbert. Considererò poi brevemente il ruolo che informazione e divulgazione scientifica possono giocare nell’ibridazione delle forme narrative, prendendo come esempio il racconto di Ted Chiang “The evolution of human science”. Concluderò con l’analisi di Storie della grande estinzione, dell’autore collettivo italiano TINA, un libro che, grazie al coesistere di forme diverse di fiction, saggistica, divulgazione scientifica e teoria critica, non rappresenta solo un chiaro esempio di questa ibridazione ma offre anche un’importante dimensione mitopoietica, costruita attraverso queste stesse forme.