Il viaggio dantesco come educazione a giudicare da sé - Archive ouverte HAL Accéder directement au contenu
Chapitre D'ouvrage Année : 2020

Il viaggio dantesco come educazione a giudicare da sé

Résumé

Percorrendo i tre regni dell’aldilà, il protagonista viene man mano educato, da Virgilio e poi da Beatrice, ad usare in modo del tutto nuovo la sua facoltà di giudizio, in quanto capacità fondamentale da trasmettere al lettore. «Dante ci invita ad affiancarlo nel ruolo di giudice – e nessuno può sottrarsi alla responsabilità di giudicare», come ha osservato J. STEINBERG (Dante e i confini del diritto, Roma, 2016, p. 15). Tuttavia possiamo notare qualche episodio che apparentemente contraddice la progressione di tale percorso: l’invettiva che Dante si ritiene autorizzato a rivolgere contro Niccolò III nella bolgia dei simoniaci (Inf. XIX), quando di solito non omette di chiedere prima il consenso alla sua guida; il drastico esame di coscienza impostogli da Beatrice (Purg. XXXI) nonostante l’investitura ricevuta da Virgilio (Purg. XXVII); infine, la condanna di Clemente V proclamata dalla gentilissima, mentre il protagonista sembrava ormai sciolto da ogni preoccupazione terrena (Par. XXX). Cercheremo di mettere in evidenza le ragioni di tali scelte del poeta, nella prospettiva più vasta di un nuovo "umanesimo", che si traduce qui nella consegna al lettore della dignità di poter giudicare da sé.

Domaines

Histoire
Fichier non déposé

Dates et versions

hal-02082291 , version 1 (28-03-2019)

Identifiants

  • HAL Id : hal-02082291 , version 1

Citer

Cécile Le Lay. Il viaggio dantesco come educazione a giudicare da sé. A. Campana; F. Giunta. Natura Società Letteratura, Adi editore, 2020. ⟨hal-02082291⟩
32 Consultations
0 Téléchargements

Partager

Gmail Facebook X LinkedIn More