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V. Simonelli, Diario di un viaggio da Parigi a Firenze nel 1782 del prof. Giorgio Santi, naturalista e diplomatico pientino, «Bollettino Senese di Storia Patria», pp.XXIII-XXIV

F. Rodolico, C. Di, G. Santi, F. Rodolico, L. Toscana-descritta-dai-naturalisti-del-settecento et al., Pagine di storia del pensiero scientifico, Firenze, Le Monnier PASTA, Scienza politica e rivoluzione. L'opera di Giovanni Fabbroni (1752-1822) intellettuale e funzionario al servizio dei Lorena, Lineamenti di storia della mineralogia Toscana, estratto dalla «Rivista di Storia delle Scienze Mediche e Naturali» La politica della scienza. Toscana e Stati Italiani nel tardo Settecento, pp.3-33, 1944.

M. De, G. Gregorio, and . Santi, 165-245;1'intraduzione alla raccolta costituisce sino ad oggi il miglior lavoro sul naturalista pientino, 1989.

F. Rodolico, Pier Antonio Micheli e le prime ricerche sui vulcani spenti, in «Atti e memorie dell'Accademia Toscana di Scienze e, pp.1962-63

M. Ciardi, X. Riforme-scientifiche-e-risorgimento, S. V. Xxi, and I. Ii, Chimici e nomenclatura nell'Italia preunita, istituzioni e ricerca scientifica a Pisa tra '800 e '900, «Memorie di Scienze Fisiche e Naturali VOLPI, La «Filosofia della Chimica». Un mito scientista nella Toscana di inizio Ottocento Cenni storici e cataloga dei periodici della biblioteca, Società Toscana di Scienze Naturali, pp.7-34, 1986.

. Oltre-ad-altri-lavori-citati-in-questo-saggio, R. Quaderni, . St, . Em, E. Documenti-n et al., BOTTAZZINI, Va' pensiero. Immagini della matematica nell'Italia dell'Ottocento, Italia Una storia da fare Le scienze della terra nel Venera dell'Ottocento, pp.1840-1880, 1993.

. Per-i-dibattiti-inglesi-sulla-geologia, . G. Della-«nuova»-disciplina-con-la-teologia, . Gillispie, and G. Genesis, A Study in the Relations of Scientific Thought, Natural Theology and Social Opinion in Great Britain, and Row, 1959 e P. CORSI, Science and Religion: Baden Powell and the Anglican Debate Geology in the Nineteenth Century. Changing Views of a Changing World, pp.1790-1830, 1982.

R. Particolarmente-studiato-È-il-caso-inglese, M. J. Porter, and . Rudwick, The Making of Geology: Earth Science in Britain 1660-1815, Cambridge The Great Devonian Controversy: The Shaping Of Scientiftc Knowledge Among Gentlemanly Specialists, la ricca bibliografia ivi citata. G. GOHAU, Les sciences de la terra aux XVII et XVIII siècles: naissance de la géologie, 1977.

M. , D. Scuola-geologica-di, and P. Savi, Discorso letto il 4 novembre 1881 a prolusione degli studi nella R I-XLVI; G. STEFANINI, La Scuola di Pisa e i progressi della geologia, «Annali delle Università toscane», pp.129-151, 1881.

P. Savi, N. , P. Savi, U. Di-pisa, D. et al., Le citazioni che seguono sono tratte da questo interessante documento, che si ferma all'anno 1837

. Catalogo-ragionato-d-'una-collezione-geognostica, contenente le rocce più caratteristiche della formazione del Macigno della Toscana; quelle di trabocco cioè Dolomitiche, Porfiritiche e Granitiche, le quali hanno disordinata la stratificazione delle traboccate; e quelle alterate dal contatto delle traboccate, «Nuovo Giornale de' Letterati», XX (1830), pp.120-137

D. Sulle-miniere, Isola d'Elba, e sull'industria siderurgica Toscana di primo Ottocento, si veda I. TOGNARINI, Scienza, politica ed economia in età leopoldina: alcune note sul caso della siderurgia, pp.223-242

P. Savi, S. Geologici, and . Toscana, 11: «tutte le rocce plutoniane non metalliche, debbonsi considerare come lave, come vetri, o scorie, o amalgame delle rocce Nettuniane, che furono incotte, fuse, sciolte, ed in mille modi alterate dall'azione delle sostanze metalliche: e forse anche che furono modificate dalla compenetrazione della stessa sostanza metallica combinata con l'ossigeno, o in altra maniera alterata: il che sarà accaduto nel tempo in cui quelle sostanze metalliche s'iniettarono liquefatte ed incandescenti fra, o a traverso gli strati delle rocce Nettuniane: o nel tempo nel quale con esse vi penetrarono e gli acidi, e gli alcali, o s'eccitarono degli sbilanci, 1833.

S. and S. Geologici-sulla-tostana, p. 9; A. Bout, Resumé des progrès de la géologie pendant l'anuée 1832, «Bulletin de la Société géologique de Frante», III (1833), p.16

P. Savi, Sulla scorza del globo terrestre e sul modo di studiarla, p.1834

. Ibid, «Fino a questi ultimi tempi si è data un'importanza sì grande ai fossili da fondare sulla loro presenza o mancanza, e sulla loro natura, quasi tutti i raziocinj creduti più concludenti per determinare le varie epoche delle formazioni, ed anche la natura delle formazioni medesime. Ma il Sig, Prevost non pensa dar loro un'importanza tanto grande, e noi stessi siam di questo parere», pp.22-23

P. Savi, Saggio sulla costituzione geologica della Provincia di Pisa, p.1863

. G. Cfr, E. Pancaldi-e, and . Garin, I congressi degli scienziati italiani nell'età del positivismo, Il Congresso Pisano degli scienziati Italiani del 1839, 1983.

. Scienziato-e-martire-del-risorgimento, Amministrazione Comunale di Venafro, Istituto Molisano di Studi e Ricerche, s.l, pp.16-51, 1992.

F. Parlatore, . Mie-memorie, S. Palermo, and . Editore, 70: «Scacchi amoreggiava allora con una delle figlie Cassola che poi sposò, più fortunato di Pilla che agognava anch'egli ad averla in isposa, essendo questi stato rivale di Scacchi nella scienza e nell'amore». L'annotazione è del 1840. Parlatore, uomo non certo facile e poco propenso all'amicizia disinteressata, ha parole di tenera riconoscenza per l'amico scomparso che più volte lo aveva incoraggiato e aiutato, anche se le sue preferenze scientifiche andavano indubbiamente al rivale: «Scacchi era al contrario di maggiore statura, 1992.

R. and L. 'esplorazione-naturalistica-dell-'appennino, cap. VIII; interessanti considerazioni sulla storia della geologia in Italia, e a Napoli, si trovano in L. PILLA, Cenno Biografico su Nicola Covelli, letto all'Accademia Pontaniana il dì 14 marzo 1830, 1830 e in particolare nel Cenno storico sui progressi della orittognosia e della geognosia in Italia, estratto da «II Progresso», Napoli 1833, opuscolo a se stante, copia presso la Société Géologique de France

. Jahrbuch-für-mineralogie, . Geognosie, . Geologie, and . Petrefaktenkund», La Biblioteca della Société géologique de France conserva una importante collezione degli scritti inviati in omaggio dal Pilla. Si ringrazia la Bibliotecaria e il personale della Biblioteca per l'aiuto prestato nella redazione di questo saggio, pp.309-314, 1839.

D. «lo-spettatore, . Vesuvio-e-de-'campi, and . Flegrei», poi Bullettino geologico del Vesuvio e de' Campi Flegrei, ne «Il Progresso», VIII (1834), IX, vol.37, pp.1832-1833, 1834.

L. Pilla, Osservazioni geognostiche che possonsi fare lungo la strada da Napoli a Vienna attraverso lo stato Romano, pp.1834-1872

L. Pilla, Discorso Accademico intorno ai principali progressi della geologia ed allo stato presente di questa scienza recitato nella sala dell'Accademia Pontiniana il dì 21 aprile 1839, pp.1840-1874

P. Savi and L. Pilla, 750: «Voleva anche che si fosse terminato il discorso cominciato per strada, sull'impresa mia della Carta Geologica della Toscana, alla quale t'offristi, con mio piacere associarti», 1843.

L. Pilla and . Breve-cenno-sulla-ricchezza-minerale-della-toscana, 22: «Mi limito soltanto ad osservare che in Toscana ci è un grande bisogno di combustibile fossile, e maggiore ben anco che in altre parti d'Italia, poiché, per tacere ogni altra cosa, ci ha in questo Stato grandi ricchezze minerali, le quali si rimangono infruttuose per difetto di combustibile. Tali sono le miniere di ferro delle quali appresso dovrò parlare. Egli è vero che si afferma da molti essere la lignite disadatta ai lavori di fusione di minerali metallici, ma questa assertiva è tenuta dai migliori geologi molto dubbiosa, soprattutto quando le ligniti sono di qualità eccellente, come quelle che si possono sperare nel suolo Toscano», Il paragone tra Sassonia e Toscana è instaurato anche da Leopoldo II,Il Governo di Famiglia, cit., p. 482: «Toscana poteva a ragione dirsi in Italia privilegiata per questa industria [le miniere], come Sassonia lo è per la Germania». Si veda anche L. PILLA, Note de M. L, 1845.

P. Ivi, Pilla concludeva la lunga discussione dei carboni di Monte Bamboli con espressioni di gratitudine rivolte a nome della Toscana tutta all'Ingegner Pitiot e alla Compagnia che aveva investito i capitali per l'impresa, pp.25-61

. La-relazione and . Già-pubblicata-negli-«atti»-dell-'accademia-dei-georgofili, XXV (1847), venne riprodotta in appendice a Della legislazione mineraria e delle scuole delle Miniere, Due discorsi compilati per commissione di S. E. il Ministro d'Agricoltura, Industria e Commercio da Enrico Poggi e Celso Marzucchi, e da Paolo Savi e Giuseppe Meneghini, p.1861

. Seguivano-le-considerazioni-scientifico-tecniche-di-savi-e-meneghini, volte a dimostrare la tesi cara ai moderati toscani, che il «libero possesso del suolo e [la] intera libertà della industria mineraria» erano le sole condizioni favorevoli allo sviluppo dell'industria. G. MORI, L'estrazione dei minerali nel Granducato di Toscana durante il periodo delle riforme (1737-1790, Studi di storia dell'industria, pp.137-186, 1976.

L. Pilla, Poche parole sul tremuoto che ha desolato i paesi della costa toscana, Pisa, presso R. Vannucchi, 1846 e In., Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il di 14 agosto 1846 Il fenomeno meteorologico veniva riportato nel secondo opuscolo, 1846.

P. Savi, Relazione de' fenomeni presentati dai Terremoti di Toscana dell'Agosto 1846, e Considerazioni teoretiche sopra i medesimi, pp.102-64, 1846.

. Ibid and . Conclusioni, Sul tremuoto dell'agosto 1846, s.d. s.l.; L. CALAMAI, Osservazioni del Prof. Luigi Calamai su gli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell'agosto del 1846, RossiNI, Osservazioni intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi del 14 agosto 1846. A benefizio dei danneggiati 1846; L. CALAMAI, Poche parole del Prof. Luigi Calamai sopra le osservazioni del Dott. Luigi Rossini intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi ROSSINI, Replica del Dott. L. Rossini alle parole del P Luigi Calamai intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi, pp.1846-66, 1846.

N. Da-rio-a and L. Pilla, 16 settembre 1842 235: «La cosa mi pare straordinaria, tanto più che si è lasciato qui arrivare l'Orioli uno de capi della rivoluzione contro il Papa, e finalmente voi non siete nemmeno suddito papalino, Ma io credo che il governo Austriaco a questa faccenda non sia che passivo e che tutto il male provenga da Napoli»

. Pancaldi, 1 congressi degli scienziati italiani nell'età del positivismo MORELLO, La Geologia nel 1839 e C. PRINCIPE, Leopoldo Pilla, vulcanologo, in La situazione delle scienze al tempo della "Prima riunione degli scienziati italiani, pp.69-81, 1983.

H. Coquand and . Sur-les-terrains-tertiaries-de-la-toscane, Notes sur les terains tertiaries de la Toscane, Sur les terrains statifiées de la Toscane, ibid., N.S., II (1845), pp.421-436, 1844.

. Atti-della-prima-riunione, 74 e 110; Atti della seconda riunione,cit, p.112

L. Pilla, S. Comparativo-dei-terreni-che-compongono-il-suolo-d-'italia, and N. Pisa, Pilla aveva preparato il saggio per il Congresso di Milano, dove ne aveva letto alcuni brani; parte del saggio era stata trasformata in una memoria a parte, Ricerche intorno alla vera posizione del Macigno seguite da alcune lettere intorno al terreno cretaceo delle Alpi Venete, pubblicata nel fascicolo di gennaio e febbraio del «Cimento», e come opuscolo a se stante Aveva poi redatto due saggi in francese, inviati all'Académie des sciences a fine autunno 1844 e nei primi giorni del 1845, e inseriti nella Distinzione del Terreno Etrurio del 1846, discussa sotto, Le memorie che si succedono rapidamente tra gli inizi del 1845 e la fine del 1847 sono spesso costituite da un corpo di paragrafi spesso identici, e dal resoconto di nuove osservazioni sul terreno, o di repliche alle prese di posizione di Coquand, p.66, 1845.

. Ci, a considerare le due opere di maggiore respiro, cioè il Saggio comparativo e la Distinzione del terreno etrurio, che in ogni caso inglobano le varie memorie e interventi di quegli anni. Cfr. Sur la vraie position géologique du terain du Macigno en Italie, «Comptes Rendus de l'Académie des sciences», XX (1845), pp.97-102

A. Leymerie, Mémoires sur le terrain à nummolites (epicretacée) des Corbières et de la Montagne Noire, pp.1846-81

L. Pilla, Distinzione del Terreno Etrurio tra' piani secondari del Mezzogiorno di Europa, pp.89-81
DOI : 10.1007/bf02532932

A. Osservazioni-circa-la-dottrina-delle-cause-geologiche-attuali-esposta-dal-sig and . Lyell-ne-'suoi-ultimi-principii-di-geologia, 305-337; la prima parte comparve anche come opuscolo a se stante Nella seconda parte dichiarava: «La natura nelle sue operazioni non procede a salti, ma sì progressivamente; e intendiamo questa progressione degli esseri non già rispetto alle specie, secondo l'antica idea, le quali presentano grandi variazioni, ma sì in quanto alle grandi divisioni, e nel modo ch'è stato dottamente esposto da Lamarck nella classica Introduzione alla sua Histoire naturelle des animaux sans vertèbres», p. 95. Citava poi con approvazione «la doppia legge che Lamarck ha ravvisata con tanta fine sagacia nello svolgimento progressivo della organizzazione vivente», 107. È probabile che la decisione del Pilla di recensire la sesta edizione francese del trattato del Lyell vada collocata nel contesto della lotta col Savi. Pilla fa più volte riferimento al fatto che l'attualismo del geologo inglese non aveva fatto molti proseliti tra i geologi europei; l'anti-catastrofismo di Savi e il suo moderato attualismo potevano in certa misura farlo assimilare alla posizione del geologo inglese, CORSI, op. Cit, pp.265-280, 1847.

R. I. Murchison, M. Sulla-struttura-geologica-delle-alpi-degli-apennini-e-dei-carpazi-originale, R. London, J. E. Taylor-e-la, and V. M. Rudwich, diretta specialmente a provare un passaggio dalle rocce secondarie alle terziarie e lo sviluppo dei depositi eocenici nell'Europa meridionale The Great Devonian Controvers}c the Shaping of Scientific knowledge among Gentlemanly specialists, Controverse in victorian Geology. The Cambrian-Siturian Dispute Sulla lunga permanenza di Murchison in Italia agli inizi della sua carriera, pp.210-1875, 1849.

A. I. Sedgwick-r and . Murchison, A Sketch of the Structure of the Eastem Alps; the Sections through the Newer Formations on the Northern Flanks of that Chain, and through the Tertiary Deposits of Styria, «Transactions of the Geological Societyof London», 2a S., III (1835), p.pp

H. Coquand, Notice Biographique sur Léopoldo Pilla, lue à la Société Géologique de France dans la séance du 16 avril 1849; il testo di Coquand non venne stampato nel «Bulletin» della Società geologica di Francia, come afferma Capellini, ma solo in plaquette; abbiamo consultato la copia rilegata con il

. P. Coquand-ovviamente-si-sbagliava-quando-riferiva-che-pilla-era-sepolto-a-brescia and . Corsi, The Pisa School of Geology of the 19th Century: an Exercise in Interpretation, «Palaeontographia Italica», 1995.

M. Canavari-cita-catullo, . Osservazioni-sopra-i-terreni-postdiluviani-delle-province-austro-venete, and M. Padova, «spinto dall'amore grandissimo che nutre per la geognosia, volle seguirmi qualche volta nelle diverse mie gite montanistiche, dissotterrando egli stesso oggetti fossili al tutto nuovi per le nostre province, e dividendo meco le fatiche che pur sono inseparabili da siffatti studi» e N, per testimoniare della passione di Meneghini per la Geologia. Resta il fatto che la bibliografia geologica del padovano era a dir poco scarsa. M. CANAVARI, pp.48-49, 1834.

C. and G. Meneghini, 18, insisteva invece sul fatto che sino al 1849 « il Meneghini va considerato essenzialmente un botanico». Meneghini è tra i pochi naturalisti italiani dell'epoca a venire tradotto in inglese: Botanical and physiological memoirs

. Henfrey, R. London, . G. Society, and . Meneghini, Alghe italiane e dalmatiche illustrate, p.94, 1970.

. Ibid, 15: «Molte ore di lezioni settimanali alle 8 del mattino io avevo allora, egli diceva pochi giomi prima di morire, e senza veruna o con pochissima soddisfazione. Era quella una cattedra che per derisione si diceva di valore intermedio a quello del

G. Meneghini and P. Savi, 11 settembre 1849, BUPi, Ms. 942-59: «Firmò i passaporti ancora Winpfen; ma volli pur non ostante vedere anche l

R. I. Murchison, Memoria sulla struttura geologica delle Alpi degli Appennini e dei Carpazi, diretta specialmente a provare un passaggio dalle rocce secondarie alle terziarie e lo sviluppo dei depositi eocenici nell'Europa meridionale, pp.1851-202

P. Savi-g and . Meneghini, Osservazioni stratigrafiche e paleontologiche concernenti la Geologia della Toscana e dei paesi limitrofi In appendice alla memoria sulla struttura geologica delle Alpi, degli Appennini e dei Carpazi di Sir Roderick I. Murchison, pp.37-38, 1851.

G. Meneghini and P. Savi, 942-59; cfr. la voce ad personam del Dizionario Biografico degli Italiani, pp.16-1851

«. Parigi-ella-trova-tutto-ciò-che-vuole and . Ma-dovendo-comprare-dai-naturalisti-e-dagli-amatori, tutto è caro eccessivamente; le bazze sono molto ricercate e cadono tutte nella mani di Boubée, per la collezione o parte della collezione di Michelin di cui le scrissi ella non mi ha nemmeno risposto e da Antinori non esci che = non si può spendere danaro " . 105

. Meneghini and . Cfr, la voce ad personam del Dizionario Biografico degli Italiani, a cura di P. Corsi

I. Cocchi, Discorso per l'inaugurazione del monumento al prof, pp.10-11

G. Meneghini, Laurea in scienze naturali di Francesco Carega il 17 novembre 1855, p.14

. Ibid, Val la pena osservare, senza addentrarci in una analisi minuziosa, che l'ordine dei temi lyelliani trattati dal Meneghini in questo discorso segue quasi passo passo l'ordine seguito dal Pilla nella sua critica al geologo inglese del 1846, p.25

G. Meneghini, Discorso sulla cronologia geologica pronunziato nel laureare dottori nelle scienze naturali i suoi diletti discepoli Augusto Gotti, pp.5-15, 1856.

C. and G. Meneghini, 26: «Pure è mia opinione che, giunto al termine dell'opera faticosissima, egli avrebbe forse desiderato di potersi rifare da principio; e se ciò fosse stato possibile non è da dubitare che, mercé le importanti raccolte e le più recenti osservazioni stratigrafiche fatte nell, Appennino centrale quel lavoro sul Lias superiore sarebbe riescito così perfetto da non temere confronti quando che fosse»