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Communication Dans Un Congrès Année : 2016

L’Italia 500.000 anni fa: centro o periferia nel Mediterraneo? Nuovi studi sulle industrie litiche uno strumento per valutare le prime dinamiche di popolamento

Résumé

Il primo popolamento del continente europeo è spesso interpretato come risultato di più ondate migratorie provenienti dall’Africa, attraverso il Vicino-Oriente e l’Europa Centrale. Le prime due sarebbero caratterizzate dalla insorgenza di uno strumento specifico: su scheggia per la prima (1.4 Ma), e bifacciale per la seconda (0.7 Ma). In questo modello interpretativo, noto in letteratura come out of Africa, l’Italia e la Spagna vengono considerate come zone periferiche, o cul-de-sac, ai confini dell’Europa. Tuttavia, è precisamente in queste zone che ritroviamo le più antiche evidenze mentre l’area intermedia, tra Vicino Oriente e Est della Francia, costituisce allo stato attuale delle ricerche un vuoto geografico di informazioni (Rocca, 2013, in press). In effetti, i primi siti in Europa sono quasi tutti localizzati in aree meridionali che affacciano sul Mediteranno (de Lumley et al. 1988, 2009; Peretto et al., 1998; Carbonnel et al., 1999; Aguirre & Carbonell, 2001; Arzarello et al., 2006; Arzarello & Peretto 2010; Toro-Moyano et al. 2011), cosi come le prime evidenze di bifacciali (Piperno et al. 1999; Barsky & de Lumley, 2010; Abruzzese et al., in press; Moncel et al., in press; Mosquera et al., in press). Questo paradosso è particolarmente evidente nella penisola italiana, area considerata per la sua conformazione e per la sua posizione tra le più periferiche, ma dove emergono gran parte delle innovazioni tecniche del Paleolitico inferiore e dove è rappresentata tutta la diversità dei sistemi tecnici di questo periodo. Questi dati spingono ad interrogarsi sul ruolo che ha avuto durante il primo popolamento dell’Europa. Si tratta di una regione d’innovazione, una zona di rifugio o di passaggio, di circolazione dei gruppi umani e/o delle idee? Come possiamo considerare, alla luce del record archeologico presente in Italia, le altre ipotesi di popolamento dell’Europa (Villa, 2001; Nicoud 2013; Gallotti, in press; Rocca et al. in press; Sharon & Barsky, in press)? Nel tentativo di rispondere a queste domande si analizzeranno, attraverso un approccio tecnologico e tecno-genetico (Boëda 2013), le industrie litiche provenienti da tre siti coevi e che restituiscono un’istantanea dell’Italia di 500 mila anni fa: Cimitero di Atella in Basilicata (Borzatti et al. 1997; Abruzzese et al., in press), Ficoncella nel Lazio (Aureli et al. 2012, 2015, in press) e Valle Giumentina in Abruzzo (Nicoud et al. 2015, in press). Tutta la variabilità tecnica presente durante il Paleolitico inferiore europeo è rappresentata in questi insiemi litici: una concezione “bifacciale” dello strumento nei siti del Cimitero di Atella e di Valle Giumentina, piccoli strumenti ritoccati rinvenuti sempre nel sito del Cimitero di Atella e in quello di Ficoncella e produzioni di schegge in tutti e tre i siti. Il confronto tra queste industrie ci permetterà di affrontare la problematica legata alla definizione stessa delle entità tecno-culturali descritte fino ad oggi per il Paleolitico inferiore in Italia (Palma di Cesnola 2001; Grifoni & Tozzi 2006), cercando di proporre nuove ipotesi sul popolamento del Circum Mediterraneo durante questo periodo.
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Dates et versions

hal-02377478 , version 1 (23-11-2019)

Identifiants

  • HAL Id : hal-02377478 , version 1

Citer

Roxane Rocca, Claudia Abruzzese, Daniele Aureli, Elisa Nicoud, Marina Pagli. L’Italia 500.000 anni fa: centro o periferia nel Mediterraneo? Nuovi studi sulle industrie litiche uno strumento per valutare le prime dinamiche di popolamento. Italia tra Mediterraneo ed Europa: mobilità, interazioni e scambi, IIPP, 2016, Forli, Italy. ⟨hal-02377478⟩
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