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Chapitre D'ouvrage Année : 2004

Dove finisce l’altra sponda? Tra Mediterraneo e ‘marocchinità’ attraverso il turismo culturale di Marrakech

Rachele Borghi

Résumé

Marrakech è universalmente considerata la città-simbolo del Marocco, non tanto per la sua storia, quanto perché in essa sono mantenute in vita certe ‘tradizioni tipiche’ che sembrano essere scomparse in altre parti del Paese. Questo perché la città possiede alcuni luoghi emblematici, che sono considerati dalle autorità e dall’immaginario popolare ‘scrigni’ contenenti i ‘tesori’ della cultura e della tradizione marocchina: la medina1, la più grande del Paese, ormai da diversi anni classificata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e quindi soggetta ad un’attenzione particolare da parte delle autorità, ma soprattutto la celebre piazza Jamaa al Fna. In altre parole, Marrakech concentra in sé i simboli di una certa ‘marocchinità’. Ecco quindi che, per una sorta di proprietà transitiva, essendo il Marocco un Paese mediterraneo, anche Marrakech viene considerata una città ‘mediterranea’ . Cercherò quindi di mettere in luce l’immagine del Marocco e in particolare di Marrakech che emerge dai discorsi ufficiali degli enti governativi e da quelli dei tour operator, entrambi volti ad incrementare il turismo, per capire come la città sia diventata una destinazione privilegiata anche per i ‘turisti del Mediterraneo’, nonostante la sua lontananza dal mare. Qui si è tuttavia in presenza di un turismo particolare, di un turismo ‘culturale’ che nasce come ricerca di esperienze ‘autentiche’. Perché questa ricerca sia soddisfatta, sono quindi necessari spazi costruiti ad hoc, che rispecchino le aspettative dei clienti occidentali e nei quali sia possibile consumare velocemente tutte quelle icone già presenti nella mente del turista che lì si reca2. Per spiegare questo fenomeno porterò l’esempio delle maison d’hotes e del Club Mediterranée di Marrakech. Nel primo caso si tratta della concretizzazione spaziale dell’immaginario occidentale sull’‘Oriente’ mitizzato, mentre il secondo è un luogo particolarmente significativo, grazie anche alla sua localizzazione affatto anomala nel cuore della città. Esso sorge infatti nello spazio d’influenza della piazza Jamaa al Fna, la quale diventa, nel discorso della Marrakech mediterranea, una sorta di spazio ‘balneare’. Tenterò perciò di sostenere questa tesi mettendo in luce tutte quelle icone che, seguendo i progetti di ristrutturazione ideati dalla municipalità, sono state inserite negli spazi limitrofi a Jamaa al Fna per rafforzarne la simbologia balneare. Nel farlo mi richiamerò anche al turismo dell’inizio del Novecento, nato con il Protettorato francese, per rintracciare quelle linee che uniscono turismo moderno e turismo contemporaneo a Marrakech. È in quel periodo, infatti, che sono nate le prime icone che hanno influenzato la percezione del Marocco in generale, e di Marrakech in particolare, e che hanno in parte forgiato l’immaginario occidentale su questo Paese.

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  • HAL Id : hal-01482984 , version 1

Citer

Rachele Borghi. Dove finisce l’altra sponda? Tra Mediterraneo e ‘marocchinità’ attraverso il turismo culturale di Marrakech. Claudio Minca. Orizzonte Mediterraneo , Cedam, 2004. ⟨hal-01482984⟩
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