Il controllo del pallone. Le associazioni calcistiche cattoliche nell'Italia del secondo dopoguerra - Archive ouverte HAL Accéder directement au contenu
Article Dans Une Revue Zapruder. Storie in movimento Année : 2004

Il controllo del pallone. Le associazioni calcistiche cattoliche nell'Italia del secondo dopoguerra

Résumé

Nel secondo dopoguerra, quando il calcio diventa, secondo Sergio Giuntini, « lo sport nazionale per antonomasia » e supera il ciclismo come grande sport popolare, i partiti politici italiani erano i principali fattori di socializzazione e di identificazione simbolica. La pratica del calcio faceva quindi parte di questa « società politica » (Paolo Farneti) e costituiva un aspetto importante del modello del collateralismo, tramite gli Enti di propaganda sportiva, come l’Unione Italiana Sport Popolare (UISP) per il PCI e il PSI, oppure il Centro Sportivo Italiano (CSI) e il Centro Nazionale Libertas (CNL) per il movimento cattolico. Fin dal 1944, le elite politiche italiane hanno visto nelle forme di sociabilità legate al calcio, in occasione di manifestazioni sportive, un mezzo efficace di promuovere i loro progetti politici. Da un lato le associazioni calcistiche erano integrate nelle strategie di controllo sociale, dall’altro erano luoghi di politicizzazione. Si puo’ precisare lo sviluppo di queste organizzazioni fino alla metà degli anni cinquanta studiando tre aspetti : la concezione del calcio, gli attori e i luoghi della diffusione, confrontando la via cattolica a quella comunista. Sotto l’egida di Eugenio Pacelli, « il Papa degli sportivi », la rete degli oratori è assorbita nel CSI, opera della GIAC e dipendente dell’Azione Cattolica, il calcio diventando uno dei modi di essere cristiano e di favorire la ristorazione di una società cristiana. Il CNL promuove lui un calcio di militanti dello « scudo crociato », sopratutto quando Fanfani diventa segretario della DC nel 1954. Di fronte al successo del calcio d’oratorio, i partiti del Fronte Democratico propongono il « calcio popolare » che si sviluppa maggiormente in Toscana e in Emilia Romagna. Il paragone consenta di concludere sul successo della Chiesa che egemonizza il mondo del calcio, dalla pratica di massa alla serie A, come lo mostrava l’acquisto della Gazzetta dello Sport dalla curia milanese già nel 1944.

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Histoire
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  • HAL Id : hal-01172061 , version 1

Citer

Fabien Archambault. Il controllo del pallone. Le associazioni calcistiche cattoliche nell'Italia del secondo dopoguerra. Zapruder. Storie in movimento, 2004, 4, p. 90-94. ⟨hal-01172061⟩
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