Le costruzioni percettive-letterarie del corpo: verso una psicobiologia letteraria del Sé di Alfonso Santarpia. - Archive ouverte HAL Accéder directement au contenu
Article Dans Une Revue Rivista Internazionale di Psicologia Somatica Année : 2014

Le costruzioni percettive-letterarie del corpo: verso una psicobiologia letteraria del Sé di Alfonso Santarpia.

Alfonso Santarpia

Résumé

Il visuale organico sembra promettere di svelare i segreti di quando pensiamo, di quando lottiamo, di quando amiamo e perché no, si saprà a breve anche quale area funzionale dell'encefalo si accen-derà o si spegnerà nell'attesa della morte. Plurime cartografie della nostra cognizione si svelano agli occhi degli scienziati (Damasio, 1995, 1999). Ma se un paziente fortemente ansioso vi racconta : ho gli occhi stanchi, lo stomaco mi brucia, il mio cervello ruota veloce come un motore quando sono in luoghi aperti o nella metropolitana, la testa mi gira, ho la sensazione di uscire dal mio corpo, etc... noi psicologi aggiornati e attenti al nuovo, cosa facciamo? Aspettare la creazione di monitor cerebrali cosi' da vedere quale zona encefalica si è accesa o spenta mentre il paziente si racconta? Il cervello attivato di questo paziente sarà davvero cosi' diverso da quello del paziente che un'ora fa ci raccontava la storia della morte del proprio coniuge ? Per il momento i risultati della traccia biolo-gica/visuale sembrano straordinari per la « cura » dei danni neurologi e per tracciare ipotesi impor-tanti sul funzionamento del pensare. (Damasio, 1995, 1999). Ma sembrano lontani dal sentire del paziente: il « lei non ha niente » del medico davanti all'ansia o all'angoscia, racchiude tutti i para-dossi possibili del corpo-oggetto-curato e stampa sul viso della persona sofferente le tracce piu' pro-fonde della solitudine: l'inesprimibilità e l'incomprensione del suo male. Si è testimoni dell'abisso tra il dato e la tecnica da un lato, e il sentire dell'uomo, dall'altro. Si abborda il corpo umano nella sua visibilità proprio come un objet materiel nello spazio, come corpo-in-sé (Cargnello, 1953) da-vanti a me, a una certa distanza da me, percepibile con i sensi, etc… Un corpo non abitato, corpo altrui. Non si sbaglia se s'individua in Descartes (1596 – 1650) l'inizio di una precisa articolazione filoso-fica, tra corpo oggetto (res extensa) e pensiero (res cogitans), molto lontana dal comune stereotipo che etichetta Cartesio come il separatore del corpo e del pensiero, si tratta invece della stesura dei primi rudimenti di quella che oggi viene definita embodied psychology (Kirkebøen, 2001), il filoso-fo francese potrebbe addirittura essere visto come l'iniziatore di una psicologia che trova nel vissuto del corpo, nei suoi rapporti con la psicofisiologia e la neurofisiologia, il suo motivo di essere. E proprio da una sua sorprendente frase la mente non ha nessuna diversità di parti (Kirkebøen, 2001) ci piace introdurre la cornice concettuale di questo scritto. Linguistica cognitiva, neurologia contemporanea e discorsi intorno al corpo/sentito: una cir-colarità sperata Il quadro teorico degli orizzonti investigativi proposti si fonda su un' interdisciplinarità tra filosofia fenomenologica, domini scientifici, nei quali s'assiste ad una circolarità di funzionamento tra la sensorial/percezione, l''organizzazione motrice, la tonalità vocale, il linguaggio (Vygotsky, 1987), la gestualità, lo schema e gli immaginari possibili del corpo, l'emozione, la cognizione, fino alle recenti ipotesi biologiche/esperenziali della coscienza (Dama-sio, 1999). L'osservazione sperimentale mostra l'esistenza psicobiologica di zone di convergenza a diversi li-velli di funzionamento del corpo umano:-a livello spinale, la presenza di zone di convergenza viscero-somatica nelle quali si possono incro-ciare segnali dolorifici di tipo muscolare o viscerale (Arsenault et Marchand, 2002),-a livello dell'encefalo, la corteccia parietale posteriore classificata come area associativa riceve e incrocia input dalle tre cortecce sensoriali dei tre sistemi sensoriali implicati nella definizione della localizzazione spaziale delle parti del corpo e degli oggetti esterni: il sistema somatosensoriale, il sistema visivo, il sistema uditivo (Pinel, 1992).
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Citer

Alfonso Santarpia. Le costruzioni percettive-letterarie del corpo: verso una psicobiologia letteraria del Sé di Alfonso Santarpia.. Rivista Internazionale di Psicologia Somatica, 2014, pp.1-8. ⟨hal-01136613⟩

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